Molte volte mi si chiede perché questa città é un Kaos. Uno degli elementi che trasformano la città in Kaos é il traffico, ne ho già parlato in altri posts, ma l’elemento fondamentale che produce il Kaos sono i marrakchis, la loro condotta, il loro modus operandi che converte la città in anarchia pura e dura. Gli stranieri che visitano per la prima volta la città rossa sempre si sorprendono dell’attitudine dei marrakchis…e le domande oramai classificate “come da copione” sono: “ma sapevo che non si poteva circolare in moto nella medina?“, “sapevo che non si poteva circolare in tre o quattro persone su di una moto?” o ancora “ma come pretendono di circolare in un derb degli asini, moto, tre biciclette, un auto e 25 pedoni..alla volta?, non vedono che creano un ingorgo tremendo che blocca tutto?“. Io posso aggiungere del perché non rispettano la coda in una Banca, al supermercato, in una Clinica e tutti cercano di passare davanti all”altro..non sarebbe pîù efficace un poco di ordine e criterio?. Poi mi chiedo anche perché il finestrino di un auto diventa una discarica e vedo sovente gettare di tutto: sigarette, borse di plastica, frutta, bottiglie, cartaccie e altro ancora. Non sarebbe più corretto cercare un bidone della spazzatura e gettare il tutto?. E ancora mi chiedo perché sfrecciano a velocità assurda nella medina e ti fanno il pelo e il contropelo rasentando l’incidente e poi si girano e ti insultano perché ovviamente é colpa tua, sei tu che esisti!.
Perché parcheggiano in qualunque zona, in seconda o terza o quarta fila, anche davanti alle porte delle abitazioni cosicché se sei sfortunato non entri in casa quando lo vorresti. Perché bambini e adulti si divertono a picchiare, bastonare, ferire, i poveri cani randagi che vivono di rifiuti e non possono difendersi?. La risposta di quelli che conoscono bene i marrakchis é sempre la solita: sono degli incivili. Pero’ no, se si analizza bene i loro atti si puo’ osservare nitidamente il perché delle loro reazioni e si arriverebbe con facilità alla mia conclusione: i marrakchis possono serenamente dichiararsi i più individualisti di questo pianeta. Loro sono prima degli altri e se gli altri molestano il vicino, il prossimo loro, non si fermano a pensarci. Non perdono il tempo ad avvalorare quale sono gli effetti collaterali dei loro atti, semplicemente fanno quello che é più indicato per loro stessi. Non si fermano a pensare che se si fà una coda e opportuno chiedere chi é l’ultimo arrivato, che se si organizza un minimo le persone tutto diventa più fluido, più ordinato, più rapido. Loro sono i primi, il loro interesse é sopra ogni cosa..devono essere i primi ad entrare, ad uscire, a parcheggiare, a pagare, a comprare. Sembra sempre che abbiano fretta, in ogni dove, con la moto, con la bicicletta, nella Banca, in Clinica…fretta, fretta, fretta. Questo é il problema; loro sono i primi e vedono soltanto le loro necessità individuali. Individualismo che non é inciviltà. Ma a volte il secondo non é una conseguenza del primo?…chi lo sà. O forse che sia questo stile di vita il successo turistico della città?.
ora che sono più presente in questa straordinaria città,mi capita spesso di riflettere sul fatto che i marocchini non realizzino veramente quanto di grande hanno intorno a loro.Capisco che abitando sempre nello stesso posto ci si abitui e alla fine tutto appare naturale (capita anche a me nella mia città)…ma è proprio il senso di “appartenenza” ad una cosa eccezionale che deve far scattare il desiderio di mantenerla tale nel tempo…Marrakech ha avuto ed ha ancora un potenziale altissimo di vivibilità,sempre se i suoi abitanti non la trasformino in una grande metropoli caotica, sulla falsa riga di quelle mondiali che tanto spaventano noi che ci viviamo da sempre! Mi auguro sinceramente che venga messo un freno a tutto questo…modernità non vuole certo dire caos e disobbedienza alle giuste leggi sociali.