La Koutoubia


koutoubianotteE’ difficile da dimenticare. Quando arrivi dall’aereoporto, per la prima volta a Marrakech, si staglia alta, fiera, imponente e magica, e ti guarda. E di gente, di storie, di guerre ne ha viste tante, per lunghi secoli sino ad oggi. Il minareto culmina a 77 metri. Quattro grandi boule dorate ornano la sua vetta. La leggenda vuole che siano in oro puro e che il loro equilibrio è dato dall’influenza dei pianeti. Il minareto della Koutoubia è diventato l‘emblema di Marrakech e un punto di riferimento importante per tutti i visitatori dela città, dato che è visibile da tutti i lati della città. Fu il secondo sovrano della dinastia almohade, Abd El Moumen, che volle dotare la sua nuova capitale di un luogo di culto che simboleggiasse il ritorno ai valori dell‘Islam, costruendo la nuova e grande moschea. koutoubia1Scelse come luogo quello dell’antico palazzo Ksar el Hajr (palazzo della pietra) dell’almoravide Abou Baker, che era distrutto dalle guerre e dall’incuria. I lavori vennero eseguiti in fretta, troppo rapidi e insicuri, ma la moschea venne inaugurata nel 1157. Il minareto, battezzato Koutoubia in ragione dei numerosi librai che si installarono ai suoi piedi, rimase in attesa dopo che la moschea fu distrutta poco dopo la sua inaugurazione, quando si stabili’ che il Mihrâb, la nicchia ricavata nel muro di preghiera, non era orientata verso la Mecca!. La ricostruzione avvenne immediatamente e le fondamenta della prima costruzione sono visibili. Il progetto venne affidato all’architetto spagnolo Gueber di Siviglia, che edificherà in seguito la Giralda di Siviglia e la Torre Hassan di Rabat. La bellezza della Koutoubia, data dalla sua imponenza e dalla sua bellezza, non fu mai eguagliata in tutto il Maghreb. koutoubia4Le dimensioni della seconda Koutoubia sono esattamente uguali alla prima. Costruita in pietra e mattoni, è larga 90 metri e lunga 60. E’ composta da 16 navate parallele di uguale misura e di una navata mediana costruita perpendicolarmente al muro delle preghiere. La navata centrale è sormontata da 7 cupole, l’ultima ricopre il Mihrâb. La sedia della preghiera, il Minbar, ha un valore storico enorme (vedi anche alla Pag. Marrakech – Museo Dar Bacha). Imponente per la sua stazza: 4 mt di altezza e 3,50 di profondità, venne realizzata a Cordoba nel 1120 su richiesta di Ali Ben Youssef  per la sua moschea almoravide, anche questa distrutta. Incostrata di avorio, legno di ebano e di sandalo, costituisce il modello originale di numerosi minbar spersi nel Maghreb o nella Spagna musulmana, campione di bellezza ineguagliabile e unica vestigia tangibile della moschea Ben Youssef. La Koutoubia impone rispetto; lo si accorda volentieri quando si è ai suoi piedi, per ammirarla, cercando di carpire i suoi misteri. Il minareto quadrato, in stile moresco, costituisce uno dei più importanti monumenti del XII° secolo almohade. koutoubiaparticolareOgnuna delle facciate ha decori differenti, scolpiti nello stucco, come se quattro architetti differenti avessero cercato di rappresentare le porte celesti. Sulla sua sommità, un lanternone di 16 mt regna indisturbato. L’interno del minareto è costituito da sei sale unite da una rampa che dava l’accesso alle bestie da soma, che trasportavano i materiali da costruzione. Per chi arriva da Essaouira, Safi, Fès o Ouarzazate, questo minareto è già visibile a 40 km dalla città. La Koutoubia deve il suo nome ai “Kutubiyin“, i librai, che nel XII° e nel XIII° secolo vendevano i loro libri sullo sterrato antistante la moschea. Purtroppo sia la moschea che il minareto sono visitabili solo dall’esterno; l’ingresso è severamente proibito ai non musulmani, come in tutte le moschee e luoghi sacri del Marocco, fatta eccezione per la moschea Hassan II di Casablanca. Accontentatevi di ammirarla dall’esterno magari sedendosi su di una panchina antistante l’ingresso e immaginatela in tutto il suo splendore. Eterno

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