Asilah, un incanto sull’oceano


asilah5Di origine fenicia, Asilah ottenne all’epoca dei Re mauritani il privilegio di coniare monete con il suo nome scritto in lingua punica. Cartagine, a quel tempo, lo aveva rifiutato. Poco più tardi l’interesse alla città (che allora si chiamava Zilis) di Bogud il Mauritano condusse Ottaviano a deportare i suoi abitanti in Spagna. Persone romane d’Iberia le sostituirono; dotate di uno statuto coloniale beneficiarono di alcune libertà, nel campo giuridico e finanziario, sotto la magistratura eletta. La città divenne rifugio degli Idrissidi e dovette respingere anche diverse invasioni dei Normanni. Nel 966 venne ricostruita dal califfo omayde di Cordoba, El Hakim II e nel XII° secolo El Idriss la citò come una citta di poco conto su alcuni documenti dell’epoca e queste citazione fecero si che il merinide di Spagna, Osman Ibn Idriss, si proclamasse sultano a Ceuta nel 1306 e di essere per qualche tempo il capo della città. Nel 1471 i portoghesi si impadronirono della città con una flotta di 447 vascelli e un armata di 30.000 uomini. Tuttavia dal XIV° secolo Asilah si aprì al commercio con l’Occidente e molte navi genovesi, pisane, veneziane frequentarono i suoi moli. I portoghesi utilizzarono Asilah come base per le loro incursioni verso l’interno del Paese. Nel 1578, il re Sebastiano I° sbarcò con una armata di 20.000 uomini pronto a conquistare il Marocco ma venne battuto nella famosa battaglia dei Tre Re nei pressi di Ksar el Kebir. Gli spagnoli, che gli succedettero, dovettero cedere la città al saadita Moulay Ahmed el Mansour nel 1589. La recuperarono solamente verso la fine del XVI° secolo. Nel 1691 Moulay Ismail elevò la citta ripopolandola di gente del Rif (nord): fece costruire delle moschee, una medersa  e degli Hammam , ma la città era in stato vegetativo. Nel 1829 una flotta austriaca la bombardò e nel 1860 venne il turno degli spagnoli per aprire il fuoco sulla sfortunata Asilah. Qui entra in gioco un losco personaggio di nome Raissouni. Nato nel 1858 a Zinat, negli Jbala, Raissouni manifestò il suo talento di brigante terrorizzando e derubando le tribù della regione ma  nel 1876 il Pacha di Tangeri mise fine alle sue scorribande e lo fece imprigionare nell’isola di Mogador, ad Essaouira. Rilasciato nel 1894 alla morte di Moulay el Hassan, Rassouni riguadagnò la montagna e prese in ostaggio Walter Harris, un giornalista inglese, e due americani.  Condizioni per la sua liberazione: un riscatto di 14.000 livree, la liberazione di alcuni compagni detenuti e la destituzione del Pacha di Tangeri. La rappresentanza del Sultano accettò e Raissouni divenne il capo tribù degli Jbala, senza per altro rinunciare alla sua vecchia attività di brigante. Grazie alla complicità di un notaio di Asilah si impadronì della città e venne nominato governatore di Jbala e di Anjra. Si fece allora costruire un palazzo, visibile ancora oggi. OLYMPUS DIGITAL CAMERALa disfatta poi degli inglesi, a cui aveva promesso aiuto, deciderà la sua sorte: nel 1924, poco prima della sua morte, Rassouini venne cacciato dagli spagnoli, che restanono poi padroni della città sino all‘Indipendenza. Oggi Asilah è una città tranquilla dove l’accoglienza e il sorriso sono delle qualità certe e costanti nel tempo. Un porto turistico è stato costruito e tutta la Medina è stata restaurata. Ogni giovedì mattina un bellissimo souk (mercato) si svolge appena fuori dalla città, coloratissimo e frenetico. La piccola città è a misura d’uomo, poco chiassosa, con un bel lungomare e alcune piccole spiaggie. Tutta la Medina è circondata dalle mura portoghesi con tre porte di ingresso; da visitare anche il palazzo Raoissouni, ora centro culturale che promuove il dialogo tra le differenti culture del Mediterraneo. Alla sera poi fate un salto sui bastioni che dominano la scogliera, al tramonto è uno spettacolo imperdibile, con il panorama della Medina e dell’Oceano Atlantico. In basso, un piccolo cimitero ospita una ventina di tombe coperte con delle ceramiche antiche ancora spendide. Nei dintorni di Asilah degli spettacolari monoliti, circa 200, ricoprono una vasta zona funeraria; è impressionante questo insieme neolitico che ricopre 55 mq di diametro e l’altezza delle pietre varia dai 50 cm ai 6 metri. Questi megaliti sono unici in tutta l’Africa del Nord e per la loro taglia gigantesca sono molto simili a quelli che si trovano in Spagna. Degli scavi hanno permesso di scoprire  delle ceramiche decorate e qualche arma in bronzo che riproducono  dei modelli iberici. Altre rovine sono probabilmente un opera voluta per la sepoltura di un sovrano importante. Questa splendida città diventò anche la residenza estiva dello scrittore Paul Bowles, che ospitò l’amico Tennesee William, che ne rimase folgorato. Asilah divenne per William il modello di città usato nello splendido film “Improvvisamente l’estate scorsa” che si chiamava, nell’opera cinematografica, Cabeza de Lobo. Asilah dista circa 46 Km da Tangeri, direzione Rabat in autostrada. Per dormire sono presenti nella zona del lungomare alcuni graziosi alberghi a conduzione familiare, sempre aperti, con prezzi che partono dai 20 Euro la doppia per notte. Mangiare il pesce fresco è all’ordine del giorno, ovunque, a prezzi abbordabili.

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