Tutti gli uomini marocchini e anche in una buona parte dell’Algeria hanno sentito parlare di Aicha Kandicha, e la temono! Più ci si avvicina al Mediterraneo e più il mito è vivace nel linguaggio quotidiano e nei racconti popolari. Femmina seduttrice e adultera, demone dai piedi di cammello, Aicha Kandicha risveglia gli incubi infantili senza peraltro sapere come questa figura si sia introdotta nell’immaginario collettivo dei marocchini, e non solo. La prima versione del mito vuole che Aicha Kandicha sia una contessa portoghese. Si tratterebbe di una nobildonna follemente innamorata di un notaio marocchino della città di Safi. Questa prima versione è antica di alcuni secoli e racconta di questa donna che raggiunse il suo amore in Marocco, si sposo’ secondo la legge coranica e da qui il suo nome musulmano. Siccome la nobildonna non aveva l’abitudine di coprirsi il capo né il viso, veniva cosi’ descritta: capelli di seta nerissimi, occhi nocciola, viso di porcellana e gli uomini che la incrociavano per la strada si innamoravano perdutamente di lei. Tanti persero la ragione, e vagarono disperati per l’eternità. Da qui la leggenda. In una seconda versione Aicha Kandicha è presentata come una marocchina bellissima della regione di El Jadida. Quasi identiche le caratteristiche fisiche come nella prima versione. La donna giuro’ vendetta contro i portoghesi che uccisero il marito occupando la città atlantica. Vendetta che si esprimeva con l’adescamento degli ufficiali portoghesi e, ammaliandoli, li persuadeva a seguirla in angoli bui e isolati della città, poi estraeva il suo coltello e sgozzava i malcapitati. Beninteso, non esistono prove storiche che possano determinare la vericidità di questa leggenda ma queste due versioni contengono diversi accadimenti che potrebbero rendere la sua esistenza plausibile; in primis i portoghesi che occuparono diversi tratti della costa atlantica dopo la Reconquista cattolica verso la fine del XV° secolo. Altro segnale di tipo linguistico è la parola “contessa” che in portoghese diventa “condessa” e da qui la versione araba evolutasi in “kandicha“. La terza versione racconta di una Aicha Kandicha più bella e intrepida delle precedenti. La storia la vede alle prese con gli occupanti francesi sulle montagne dell’Atlas, quindi si presume nel periodo tra le due guerre. Aicha era il capo di alcuni guerriglieri che tendevano imboscate notturne e sanguinarie contro i soldati dell’armata francese e ai suoi collaboratori marocchini. La sua bellezza rara, la sua giovinezza, il suo coraggio fisico e il fatto che era a capo di un gruppo di uomini armati, sono stati gli ingredienti necessari alla nuova leggenda. In parallelo alla leggenda si è costruito un vero mito che fa di Aicha Kandicha, alias Aicha Lbahrya (la marina), uno spirito (Jennia), essere invisibile per i comuni mortali, che cammina al sole senza produrre ombra e senza lasciare tracce. Aicha, dai piedi di capra o di cammello fa parte più precisamente della famiglia “dei gialli” che costituiscono con gli altri sei colori altrettanti regni oscuri, un vero Pantheon marocchino dove Aicha detiene una posizione importante. Importante perchè si tratta di una donna con un potere ammaliatore senza limiti. E’ sposata a Hammou Keou ma è infedele. Cerca con un maleficio di avere molti rapporti sessuali con gli uomini che incontra in percorsi isolati. E posseduti perdono la ragione. Esistono, a volte, degli antidoti che possono combattere questi effetti alienanti: recitare dei versetti del Corano specifici o, quando non si è direttamente attaccati, infilare una lama di coltello nella terra. Di fatto, Aicha teme come gli altri demoni il ferro, l’acciaio e il fuoco. In certe regioni del Marocco come nelle zone amazigh del sud-ovest, Aicha si confonde con altri esseri che popolano l’immaginario collettivo. E’ anche Tassardount Iyassamdal (la mula dei cimiteri). All’origine, quest’ultima, dotata delle stesse qualità fisiche di Aicha Kandicha, venne torturata e uccisa da suo marito. Torno’ nel mondo dei vivi per vendicarsi di lui e di tutti gli uomini. Non si vede che di notte e quando corre i suoi zoccoli producono un rumore di metallo infernale e con i suoi superbi seni cattura gli uomini che osano fissarla.
ciao, quanti ricordi!! mi ricordo che la mia tata quando abitavo a Casablanca mi diceva “Fai la brava o chiamo Aicha Kandicha!!”…….ahahaha!! me lo ricordo ancora anche se sono passati 30 anni!!! ero terrorizzata da questo demone mezza donna e mezza capra….grazie per la storia!
Ciao Piperita, che bella questa cosa…i ricordi di infanzia…sono contento che ti sia piaciuta …felice giornata!
Muoio di terrore solo all’idea di sentirla pronunciare! Trauma infantile X|
🙂
concordo hhhhh soprattuto quand’è buio
mamma che pauraaaaaaaaaaaaaaa
Io sono affascinata dalla storia, complimenti per il racconto fatto molto bene!!
Grazie Maria Jadida…anche a me affascina molto questa leggenda…
ciao paolo io sono momy e bello fare una narrazione del genere complimenti e ti garantisco che manco la vera gente del posto non riesce a fare un quadro cosi ben dettagliato di questa donna grazie per l’informazione.
Grazie Momy…
a me questa storia mi ha sempre terrorizzata, ma non ho mai capito se è esistita veramente o sono solo legende. .
Esiste///esiste…. 🙂 🙂
spero di nn sentire piu questa leggenda pperchè mi ha spaventato moltissimo
Hahahahahaha. Lo ho ja vesta una volta aycha kandich
Sento già i brividi che mi salgono su per la schiena…brrrrr, vi prego, anche se è esistita ditemi che è una sciocchezza altrimenti farò incubi tutte le notti!
Io la vedo ogni notte, all’inizio mi spaventava, ma ci ho fatto l’abitudine, in marocco, 3 anni e mezzo fa più o meno, prima di iniziare a vederla sentivo
Mia nonna dire che teme come hai detto tu l’acciaio e il fuoco, e che se capita di vederla non bisogna urlare perchè ti schiaffeggia e rimani paralizzato o handicappato.
La vidi pochi giorni dopo in giardino, ho chisuo gli occhi detto una frase del corano ed è sparita, non la vidi più, tornata in italia, una
Mia amica (sabrina) venne a dormire da me , la mattina seguente mi disse che vide una donna spaventosa bella ma con dei piedi strani ferma alla porta ma si rimise a dormire dalla paura… Pensai che mi avesse seguita fino a qui, ma non la vidi più di nuovo per 1 anni circa, poi l’estate scorsa tornata in marocco mi feci fare un piccolo esorcismo , in arabo ( ro9ia ) , per non vedere più spiriti e demoni , da li tutto bene fini a pochi mesi fa quando iniziai a vederla di nuovo, ferma a fissarmi la notte, mentre dormo, o a sorridermi mentre mi guardo allo specchio. Non sono pazza , sono seria, ma ormai ci ho fatto l’abitudine, non mi ha mai fatto del male e a volte mi parla ma non ci capisco nulla, sembrano tante voci uscire da una sola bocca. Ho condiviso con voi questo pezzo della mia vita che probabilmente continueró a sopportare per sempre , spero ci crediate e che vi sia chiaro che non sono ne leggende ne miti storici, è REALTÀ, non ci siamo solo noi essere umani sulla terra, ma ben sì anche spiriti che vivevano prima di noi e che rimasero per sorvegliarci e spaventarci, x far si che chi li veda venga preso per pazzo!
Per questo sorridono sempre, sono agghiaccianti , vi dico solo che semmai vi capitasse di vederla di non gridare o cercare di colpirla, è intoccabile e reagirebbe male rendendovi down o addirittura uccidendovi.
Se inveve desiderate vedere gli spiriti con i vostri occhi, dalle 2 alle 5 di notte chiudete la camera , ci dev’essere buio totale, e vi mette davanti allo specchio , se desiderate VERAMENTE vedere uno spirito, egli lo percepirà , e sentirete un aria gelida colpirvi, dovrete affrettarvi a mettere la
Mano destra sul vetro dello specchio e sussurrare ” ti accetto” .
Potrebbe non capitare nulla nel caso voi non vogliate DAVVERO vederlo , loro riescono a percepire la nostra paura e il nostro coraggio , peró non sempre è detto che si possono vedere, sono ingannevoli e a volte preferiscono apparire all’improvviso
Mi é successo lo stesso a casa di mia nonna ma lo accettata e mi appare quasi ogni notte vicino al mio letto ma ci sono proprio abbituata ed è non troppo paurosa.
Se ti capita li stesso non urlare o picchiarla lei reargirà reargiràe forse puoi impaappunto appunto morire .
A volte mi parla come un amica ma non capisco…