L’antica città di Magazan, oggi El-Jadida ha una storia importante e un importante eredità. Nel 1502 i portoghesi sbarcarono sulla sua costa atlantica per la prima volta. Quattro anni dopo iniziarono la costruzione della città che chiameranno Magazan. Divenne ben presto il loro principale porto commerciale sulla costa atlantica e lo restò sino al 1769, quando, il sultano Sidi Mohammed ben Abdallah (Mohammed III°), se ne impadronì. Nel 1815 la città venne ricostruita e cambiò il suo nome in El-Jadida (la nuova). Considerata il miglior sito balneare della costa atalantica è frequentata da molti turisti del Paese e pochi occidentali. La si definisce “uno spaccato di Mediterraneo” per via delle sue piccole spiaggie calme e riparate dalla forza oceanica. La spiaggia più frequentata è quella di Haouzia, bordata da una foresta di eucaliptus e mimose, dove sono presenti alcuni complessi turistici (Sofitel) e un Golf Club. Questa città avrebbe potuto essere uno dei principali porti della costa atlantica ma lo sviluppo di Casablanca e di Safi’ decisero diversamente, e forse è stato un bene!.
El-Jadida è una splendida città fortificata, un gioiello di architettura militare del XVI° secolo; una muraglia perfettamente conservata, con i suoi potenti bastioni davanti al mare, delle splendide vie lastricate e, punto focale per tutti gli appassionati, la cisterna portoghese, dove Orson Welles girò alcune scene del suo Otello (il resto del film si fece ad Essaouira). Fatevi una passeggiata sui bastioni, quello dell‘Angelo offre una vista sul porto e sul mare ineguagliabile, così come pure come quello di San Sebastiano con la sua cappella dell‘Inquisizione. Nella città portoghese è presente una chiesa detta dell’Assunzione, costruita nel XVII° secolo (non visitabile), alcune moschee sormontate da bianchi minareti e tante case, allineate come in una cordata, che ospitano piccoli laboratori artigianali, negozi di souvenirs e piccoli caffé all’aperto. La cisterna portoghese è affascinante.
E’ un edificio elegante costruito nel XVI° secolo ed è il clou di una visita ad El-Jadida. Questa grande sala quadrata di 34 mq è sostenuta da cinque campate di colonne e pilastri. Al centro un apertura sopra ad un bacino che lascia filtrare della luce sino al suolo, dove nell’acqua stagnante, si riflettono, in uno spettacolo magico e irreale, colonne e archi di volute. Orson Welles girò una scena ricreando un Hammam al suo interno, grazie all’idea del celebre decoratore Alexandre Trauner,che propose la cisterna portoghese trasformata in bagno pubblico, con gli attori che in questo caso erano uno sfondo alla bellezza del luogo. La città ospita qualche Grand Café, un teatro che aspetta di essere rinfrescato da alcuni anni, ma l’aria che si respira è quella di una Deauville marocchina così come desideravano le autorità francesi durante il protettorato. Per dormire sono presenti alcuni piccoli Hotels a conduzione familiare come l’Hotel de Provence o il Royal e per mangiare il pesce fresco che abbonda ovunque, io vi consiglio il Poisson du Port oppure il più elegante Ali Baba. . El-Jadida dista 197 Km da Marrakech.