Una piscina comunale, colma di persone, circa 300, immagino tutte belle unte di olio solare (“quello caro, lo compro in farmacia“), occhiali di Prada per lei, Rayban ultimo modello per lui, costumini presi in prestito alle ballerine brasiliane e bermuda hawaiane alla California dreeming….Sole e divertimento, noia e afa in un sabato qualunque. Yassin, 15 anni, marocchino, seconda generazione di immigrati, inserito, ieri pomeriggio è diventato invisibile. Si è tuffato in acqua, verso le 16.00, ed è morto, probabilmente per una congestione. Tutto questo alla piscina “L’Azzurra” di Scandiano, nel reggiano. Un amico si è accorto di un ombra scura sul fondo della piscina ed ha dato l’allarme. I bagnini lo hanno immediatamente portato a bordo piscina cercando di rianimarlo, inutilmente. Inutile anche il tempestivo intervento dei soccorsi. La cosa SCONVOLGENTE, che mi fa vergognare ancora una volta di essere italiano, è stata la reazione della gente che si è RIFIUTATA di uscire dall’acqua mentre i bagnini cercavano di recuperare il corpo del ragazzo. I gestori a più riprese hanno invitato gli altri bagnanti ad uscire dalla vasca, un appello ad avere rispetto per una vita che non c’era più, ma non lo hanno voluto sentire. Yassin, l’invisibile, un pezzo di carne scura, inerme, non è stato, neppure da morto, rispettato. W l’Italia!
ORRIBILMENTE SCHIFOSO…
troppo spesso dobbiamo vergognarci di essere italiani…… è davvero orribile…..
Ciao Anna Maria, Ciao Tina, è orribile…certi comportamenti non riesco a concepirli…sto’ male a pensare a tutta questa indifferenza…ma se era un italiano?…
Orribile, orribile davvero. È una vergogna.
Questa è l’Italia di oggi…..una massa di cervelli lobotomizzati incapaci di provare il naturale sentimento dell’umana pietà…..del resto tutte le notizie che arrivano associate alla parola “immigrato” sono parole e immagini di rifiuto, di pericolo, di insofferenza …Sia chiaro questa NON è una giustificazione….non c’è nessuna giustificazione per chi si gira dall’altra parte….ma proprio questa attenzione esclusiva al proprio “particolare” è il cancro che sta divorando quello che di buono c’era nel nostro paese
Concordo pienamente con il tuo pensiero Marzia…la sola cosa che mi solleva è che sento voci fuori dal coro, come la tua e quelle di tante persone che la pensano come te…forse un giorno questi accadimenti saranno solo un brutto ricordo, una pagina da dimenticare, un delirio finito.
Speriamo Paolo…ma ci vorranno anni…e dovremo ricominciare dalle macerie…
Comunque vale sempre la pena di coltivare l’utopia della speranza e nel frattempo non stare con le mani in mano…..