Aid el Kebir 2017 / 1438

PREGHIERAL’Aïd el Kébir (festa del sacrificio) si svolgerà in Marocco da questa sera, 31  agosto 2017,  per due giorni. Questa festa ha la durata di alcuni giorni ed è la più importante in assoluto per l’Islam, simbolo di sottomissione totale di Abramo e, per estensione, di tutti i credenti in Dio (Allah). Ha luogo il 10° giorno del Dhou al Hijja, ultimo mese del calendario musulmano e segna la fine del pellegrinaggio alla Mecca. Secondo il Corano, Abramo, inviato di Dio, obbedendo ad un comandamento divino, si apprestò a sacrificare il suo unico figlio, Ismaele, nato dalla sua unione con Hajar, una ex serva della sua prima moglie Sarah, quando l’Arcangelo Gabriele sostituì, nel momento dell’uccisione, un montone a Ismaele. Questo avvenimento è situato in prossimità della Mecca e, per sottomissione a Dio, Abramo è considerato come il migliore dei musulmani (secondo la Bibbia invece, Abramo è un discendente di Noè). Obbedendo a Dio si apprestò a sacrificare il figlio Isacco, nato dalla sua prima moglie Sarah, e tre erano gli angeli presenti.  L’intervento di Dio salvò poi Isacco e l’avvenimento è situato a Gerusalemme. L’animale da sacrificare (il montone) non deve essere ucciso all’istante ma dissanguato. Secondo la legge islamica, questa operazione spetta al capofamiglia, che può delegare un sacrificatore riconosciuto, e deve essere compiuta dopo la preghiera dell’Aïd, venti minuti circa prima dell’alba, annunciata da un Imam. Il montone deve essere poi diviso in tre parti uguali; una per la famiglia, una per i vicini e amici e l’ultima, composta dai pezzi più prelibati, deve essere donata i poveri. Nel Maghreb e in Egitto si utilizza il nome Aïd el Kébir (grande festa) per distinguerla dall’Aïd el Seghir o Fitr (piccola festa), che segna la fine del Ramadan. In diversi paesi dell’Africa come il Mali, il Niger, il Senegal e il Benin la festa dell’Aïd El Kebir è chiamata Tabaski, mentre  per una parte degli Amazighs (berberi) dell’Africa del nord è chiamata Tafaska. In Arabia Saudita e negli altri Paesi musulmani è chiamata Aïd el Adha. Posterò in seguito sugli aspetti sociali, culturali e folcloristici di questa festività, importante e spettacolare, che può  essere poco tollerata dai turisti occidentali in quanto sono  momenti abbastanza forti e violenti; si calcola che oltre 5 milioni di montoni vengono sgozzati nella mattina del Aïd in Marocco. Quindi a tutti gli animalisti e alle persone estremamente sensibili,  consiglio di non raggiungere il Marocco ( e comunque i Paesi musulmani) in quei giorni.ramadan1

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