A causa di una forte siccità, 1,7 milioni di persone sono esposte al rischio di una crisi alimentare in Mali, paese straordinario che amo profondamente. Le autorità di Bamako stanno cercando di acquistare 46.000 tonnellate di cereali per nutrire gratuitamente le popolazioni del Sahel che stanno vivendo questa ennesima tragedia della fame. Pochissime pioggie, un debolissimo afflusso delle acque del Niger e i prezzi del riso aumentati a dismisura sul mercato internazionale stanno creando questa disastrosa situazione. Le autorità maliensi non hanno comunque esitato a lanciare il grido d’allarme davanti a questa impellente minaccia. Per Yahya Nouhoum Tamboura, commissario alla Sicurezza Alimentare, un investimento di 82 milioni di euro è necessario per garantire uno stock alimentare alfine di sopperire ai bisogni delle popolazioni colpite e quelle che abitano attualmente in zone a forte rischio, all’incirca 140 comuni rurali del paese. Le autorità maliensi hanno paura del periodo che intercorre tra i due raccolti annuali che si annuncia molto più lungo del previsto. Secondo l’ONG Wetlands International alcune immagini satellittari hanno dimostrato una diminuzione del 40% delle zone irrigate in rapporto al 2010. Una catastrofe annunciata.