Il Maestro quando canta in arabo tocca le più alte vette della poesia sufista….qualche minuto di Bellezza nel caos della Vita.
Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa incerto,
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
E’ tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non mi abbandonare mai,,.
Non mi abbandonare mai!
Perchè, le gioie del più profondo affetto
o dei più lievi aneliti del cuore
sono solo l’ombra della luce,
Ricordami, come sono infelice
lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Perchè, la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l’ombra della luce.
Il testo è tratto dal Libro Tibetano dei Morti.
Tante lingue, un unico Dio.
Concerto in Baghdad – 1992
Mitico Franco!!
Lui…amato a Bagdad come se fosse uno di loro…Lui, un uomo illuminato dal quale dovremmo sempre prendere la Luce che diffonde…
Lui, con Fabrizio De Andrè e Luigi Tenco, sono entrati nella mia vita e non ne usciranno mai…..
battiato paragonato a tenco e de andrè,,,un po azzardato ll accostamento
Scusa Roberto ma chi ha parlato o fatto paragoni? Non capisco comunque se reputi Battiato meno importante di André o Tenco nel panorama musicale italiano….o viceversa….
meno meno molto meno,,di un lauzi,,,,e quei ntanti genovesi che hanno marcato una generazione ,,,e ancora oggi a distanza di anni i nostri figli,,,ne riscoprono,,,continuo ,,,continuo,,,,
Non mi trovi d’accordo assolutamente………ma non voglio farne un caso esistenziale… 🙂
Grazie per aver condiviso Paolo. 🙂 Bellissima
Con piacere Antonella….