Contrariamente alle apprensioni degli uni e degli altri (manifestanti, cittadini e polizia), le manifestazioni di oggi si sono svolte in un clima di serenità e di grande responsabilità. Anche se le stime sono divergenti sul numero dei partecipanti, globalmente, si parla di 35.000 persone sparse in tutto il Marocco. Un riconoscimento particolare per Casablanca, la città con la più alta adesione di partecipanti (7.000), dove gli organizzatori avevano fatto circolare la voce che il centro di raccolta si sarebbe svolto a Derb Omar, più precisamente a Sahat An’nasr alle 10.00 di questa mattina, da dove poi i manifestanti dovevano convergere sulla piazza davanti al Comune. Presenza certa, le forze dell’ordine sono state discrete. Stessa situazione nella capitale Rabat dove gli organizzatori si sono trovati alle 10.00 a Bab El Had, prima di iniziare una marcia che ha portato il corteo davanti al Parlamento, in boulevard Mohammed V. Nella capitale come a Casablanca, i manifestanti hanno scandito slogans dove si rivendicavano cambiamenti politici, economici e sociali. I giovani del Movimento 20 Febbraio, che sono arrivati per primi agli incontri, hanno distribuito volantini dove erano segnalate le loro rivendicazioni tra cui più democrazia, migliori condizioni di vita, accesso gratuito alle cure mediche, l’educazione, l’impiego, l’uguaglianza. Grandi cartelli erano presenti alle manifestazioni dove si leggeva “equità sociale, diritto ad una vita dignitosa e una cittadinanza completa”. A Casablanca, grande atto di civiltà, molti manifestanti hanno creato dei cordoni umani per proteggere le banche e le vetrine dei negozi dai saccheggi, tutto questo per evitare i problemi del 20 febbraio scorso. Da notare che gli organizzatori, che usavano autoparlanti per unificare gli slogans, hanno voluto prima di dire la loro, far passare il messaggio chiaro e forte che i manifestanti erano contro gli atti di vandalismo e di violenza. Dopo due ore e mezza la folla è arrivata presso il Comune della citta atlantica, sull’avenue Hassan II, punto di arrivo della marcia che ha chiuso la manifestazione con la parola d’ordine, che risuonava nei diffusori, che la manifestazione era finita ma che doveva rimanere pacifica cosi’ come era iniziata. Davvero una grande prova di civiltà e di democrazia che ci voleva per rasserenare gli animi scossi dalle ultime manifestazioni che hanno visto molti feriti sia tra le forze dell’ordine che tra i partecipanti. Un grande Bravo! al Marocco.
ero presente alla manifestazione di Rabat e devo dire che è stata una manifestazione che ha dimostrato che il Marocco non ha niente a che fare con i disordine degli altri paesi arabi .
Una cosa spero che i giornali europei diano piena notizia di queste manifestazioni democratiche e pacifiche dove migliaia di persone marocchine chiedono potere procedere per un paese sempre più forte e democratico.
R.Rodolfo
Ciao Rodolfo, grazie per la tua testimonianza…che possa servire a far capire a tutti che il Marocco è un paese sicuro, lontano anni luce dagli avvenimenti del Maghreb…grazie ancora….
Leggendo queste notizie mi sento più tranquilla… il mio ragazzo lunedì ritornerà nella sua terra dopo tanti anni! A Casablanca le persone sono più civili che in Italia… spero che riescano ad ottenere quello che legittimamente chiedono… il Marocco è un paese stupendo: spero di poterlo visitare presto!
Valentina stai serena, tutto nella norma. Un saluto e il Marocco ti aspetta…non dimenticarlo… 🙂 Felice giornata..