Impossibile attraversare il Marocco in queste settimane senza imbattersi nella pubblicità che declama crediti speciali in occasione dell’Aïd El Kebir. La tradizionale festa del montone, che tutti i musulmani con orgoglio partecipano, è quest’anno l’occasione sognata di accedere ad un credito per l’acquisto dell’animale, quindi ottimi affari per gli istituti di credito al consumo. Evidentemente, l’uso di un credito da parte di un buon musulmano praticante è discutibile, in quanto proibito dall’Islam. Questo pero’ non scoraggia le banche e gli organismi di credito che sperano cosi’, rendendo un servizio ai musulmani, di attirare una clientela sempre più predisposta verso i prodotti finanziari etichettati come “islamici”, in pieno sviluppo nel reame. E’ il caso di due prodotti faro: Mourabaha e Ijara. La Mourabaha è un contratto di vendita il cui prezzo è maggiorato con un margine di beneficio per il creditore (che puo’ essere egli stesso il venditore), margine convenuto prima della stipula del contratto da entrambe le parti. In nessun caso pero’ si puo’ parlare di interessi perchè il prestito a interessi è vietato appunto dall’Islam. Per quanto riguarda l’Ijara, si tratta di un contratto di affitto di beni che si conclude con una promessa di vendita al termine del periodo di affitto. Un dispositivo vicino al contratto di leasing, ben conosciuto dalla finanza europea. Con queste caratteristiche comuni: il bene non appartiene realmente al compratore sino al termine del processo di acquisto. Difficile da adattare l’Ijara con la vendita dei montoni per il sacrificio.. E’difficile in tutti i casi applicare un interesse su una transazione destinata a compiere un sacrificio religioso. Quindi il credito proposto è senza tassi d’interesse (leggi conveniente). Le sole vittime saranno dunque..i montoni, che dovranno essere quest’anno ancora più numerosi visto il successo dell’operazione finanziaria. Ogni anno migliaia di marocchini si trovano nella disastrata situazione di non avere il denaro per l’acquisto dell’agognato montone che costa quest’anno intorno ai 200/250 euro ; molti di loro impegnano i loro pochi oggetti, la televisione e quant’altro, pur di poter compiere il sacrificio dell’Aïd el Kebir. Forse questa soluzione aiuterà molti di loro a non privarsi delle poche cose che posseggono e gioire della festa, in Marocco importante e fondamentale per ogni buon musulmano.