L’invecchiamento della popolazione di Ceuta e Melilla, associato ad un tasso di fecondità eccezionale degli abitanti d’origine marocchina, sta creando un inversione di tendenza demografica nelle enclave spagnole nel nord del Marocco. Per la stampa spagnola si sta assistendo ad un fenomeno di “marocchinizzazione del paesaggio“. Mohammed è il nome più frequente a Melilla e a Ceuta. Le enclave spagnole situate al nord del Marocco sono un caso lampante di proliferazione marocchina e, sul totale della popolazione presente, più della metà è musulmana. Secondo gli studi dell’Istituto spagnolo di statistica (INE), nel 2008 il 34% dei nuovi nati a Melilla sono di madre marocchina. In parallelo la popolazione spagnola presente sul territorio è sempre più anziana. Nel 1975 la media dell’età degli spagnoli era di 33 anni arrivando a 41 anni nel 2009. Melilla sarà dunque la prima enclave minacciata dal “pericolo demografico marocchino”. Altri dati interessanti riguardano il tasso di fecondità che per gli abitanti di origine marocchina si attesta a 4,5 bambini per donna, sorpassando i dati del Marocco che sono di 2,5 bambini a donna. Gli spagnoli vedono in questa situazione una politica di popolamento quasi-volontaria. Forse più che una politica di ripopolamento bisognerebbe parlare di benessere generalizzato delle due enclave che ha di fatto permesso una crescita demografia importante. Una larga fetta di popolazione musulmana di Melilla preferisce sicuramente restare sotto la sovranità spagnola in quanto il livello della vita è sicuramente superiore a quella del Marocco. L’opinione pubblica spagnola delle enclave crede piuttosto ad una perdita dell’influenza cattolica a profitto dell’Islam e tutto questo influirà in maniera pesante sui futuri rapporti tra le forze politiche, con i molti elettori musulmani iscritti nelle liste elettorali delle due città. In effetti, l’aumento continuo degli abitanti originari del Marocco, creerà ovviamente un equilibrio politico e sociale in favore della maggioranza e si avrà dunque più rivendicazioni musulmane, più uomini politici di confessione islamica e quindi un governo del territorio a maggioranza musulmana. Il giro di boa, indiretto, di Melilla e Ceuta a maggioranza islamica, potrà accadere entro i prossimi dieci anni. Per la cronaca, la Spagna esercita il dominio su Mellilla dal 1496 e su Ceuta dal 1580. Considerate per i loro atouts geopolitici delle città autonome (Statuto che raggruppa 17 comunità autonome spagnole che possono essere considerate di fatto degli stati federali) dal 1995, queste due enclave sono la fonte costante di tensioni e diatribe tra il Marocco e la Spagna, in particolare sul grave problema dell’immigrazione che attanaglia le due città, circondate da muri, fili spinati e sofisticatissime apparecchiature radar, per bloccare il flusso di marocchini e nord-africani che, di fatto, entrerebbero in Europa restando in Marocco, senza dover affrontare i terribili viaggi sui barconi da Tangeri o dalla Libia. Potrà succedere che questa tendenza demografica finirà un giorno per mettere tutti gli attori di questo storico feuiletton finalmente d’accordo. Vero è, o perlomeno appare chiaro, che la Storia ha i suoi corsi e ricorsi.
Paolo, dopo aver letto di Ceuta e Melilla, mi è venuta la curiosità di sapere se nel nuovo porto di Tangeri, quello che chiamano Mediterraneo, ci arriviamo col traghetto di Algeciras o Tarifa oppure sono sempre gli stessi scali? ti ringrazio anticipatamente per le eventuali notizie. Fiorenza
Ciao Fiore, non cambia nulla…arrivano tutti al nuovo porto passeggeri..da Algesiras e Tarifa e da tutti gli altri porti collegati con Tangeri…grazie a te…