Ci siamo. Qualche giorno ancora è l’Aîd El-Kebir, come si chiama in Marocco l’Aîd El-Adha, arriverà. Arriverà a stordirmi la vita. Premetto che sono ospite in questo Paese quindi accetto e rispetto in toto le loro tradizioni e tutto quello che è la loro cultura, ma l’Aid El-Kebir è un vero incubo per me. La soluzione? Semplice, mi barrico nel Riad e per un paio di giorni non metto fuori il naso, e mi tappo le orecchie perchè nella medina si sentono belati strazianti ovunque, come adesso che sto scrivendo dall’ufficio. In questi giorni centinaia di dibattiti sui blogs degli animalisti, nelle televisioni e sui giornali mettono, come ogni anno, il dito nella piaga. Perchè far soffrire cosi’ gratuitamente un povero animale lasciandolo cosciente durante la sua agonia?, perchè non cercare almeno di stordirlo perchè i suoi ultimi minuti di esistenza siano lievi?.., perchè in nome di un rituale antico di secoli non si puo’ trovare una soluzione più accettabile considerando che siamo nel terzo millennio?…..potrei andare avanti all’infinito. La mia riflessione parte da un altra considerazione: perchè la corrida, strumento di spettacolo ( e non religioso) continua ad esistere in un Paese assolutamente civile rispetto a molti Paesi arabi? La pratica della tauromachia è puramente spettacolare, racchiudendo in se una nicchia culturale certo, ma pur sempre
spettacolo per le folle. E ancora penso agli allevamenti intesivi dei vitelli da latte o alla forzata alimentazione delle oche per produrre un fegato enorme e di conseguenza un paté consistente e brelibato (per gli estimatori). Tante sono le questioni sul tavolo e ovviamente trovare una risposta solida non è facile. Qui si tratta di morte (come nella corrida) in nome di una tradizione religiosa che, a detta di molti esperti arabi, ha sconfinato nella pura festa goliardica e godereccia. Tutti quelli che erano i pressuposti di pietà, di condivisione, di solidarietà, sono pressochè scomparsi in questi tempi moderni. Quindi allora perchè non trovare una soluzione e permettere che questo sacrificio diventi più tollerato anche dalle frange occidentali più intolleranti? La risposta secondo me e semplice e di facile interpretazione. Il procedimento dello sgozzamento, lasciando l’animale cosciente, coricato su di un fianco con la testa rivolta verso la Mecca, pronunciando alcune parole dedicate ad Allah, non è una pratica ad uso esclusivo dell’Aid El-Kebir ma é la procedura consueta nei mattatoi islamici. Sempre si dissangua l’animale perchè la carne deve essere Halal e qualsiasi tipo di animale riceve questo trattamento, non solo il montone ma galline, mucche, conigli e uccelli. Quindi il problema si ribalta e diventa più generale. E’ vero che durante l’Aïd in Marocco quasi 5 milioni di montoni vengono sgozzati all’unisono e lasciati agonizzare, ma cio’ non toglie che non sia un caso isolato, un giorno all’anno.
Quindi, a mio giudizio, è un problema culturale e di civiltà (non di religione), di metodo, che non puo’ essere eliminato da un giorno all’altro. La religione non richiede espressamente che l’animale sia vigile e cosciente. Durante una conferenza tenuta al Cairo nel 1966, sotto il patrocinio dell‘Accademia Islamica, un buon numero di eruditi musulmani si sono espressi sul soggetto del sacrificio nell‘Islam. Una delle conclusione è stata: ” Il Corano formula chiaramente che il Creatore (Dio) non desidera il sacrificio come tale, ma come simbolo della devozione a Dio del sacrificante. Il versetto del Corano 22:37 indica espressamente che il sacrificio non deve sussistere come componente essenziale della religione, ma un atto di carità destinato ai poveri“. Questa espressione di sacrificio permette di perpetuare una necessità di ordine umanitario, la prova provata di una compassione verso i fratelli umani nel bisogno, come testimonianza della compassione che Dio accorda agli uomini. Il Grand Mufti di Marsiglia ha dichiarato che ” Durante i primi tempi dell’Islam la tradizione di offrire degli animali aveva un senso. La carne era un ingrediente essenziale dell’alimentazione umana. Nei nostri giorni uccidere un animale è diventato un rituale vuoto e il senso profondo dell’atto è stato dimenticato“. Ha concluso esprimendo il concetto che “l’immolazione di un montone nell’occasione dell’Aid El-Kebir non è un pilastro dell’Islam, ne un obbligazione comparabile alla preghiera o al digiuno del Ramadan“.
Detto questo si puo’ tranquillamente affermare che nulla vieta di stordire l’animale prima di procedere allo sgozzamento, non vi è traccia alcuna sul Corano che proibisca questa pratica di pietà. Anzi, in alcuni Paesi a forte componenete islamica questa pratica è già una realtà, come in Kenia e in alcuni Paesi asiatici. Credo sia esclusivamente una questione di tempo e anche il Marocco, molto vicino all’Europa, si uniformerà alle leggi vigenti, in funzione del fatto che è disumano far soffrire gli animali in questo modo e, cosa molto importante, per una questione di igiene. La maggiorparte di questi sacrifici non sono compiuti in mattatoi autorizzati ma nelle singole abitazioni dei privati, a volte in condizioni deprecabili. Questo comporta tutta una serie di problemi sanitari non indifferenti, con la presenza costante di bambini e anziani, che sono i soggetti più esposti e più fragili. So per certo comunque che una percentuale di persone, ogni anno più numerose, di ceto medio alto e culturalmente preparate, scelgono i giorni dell’Aid per andarsene in viaggio, in Paesi dove ovviamente non si festeggia questa tradizione.
Mentre dilaga in in Algeria una moda che vuole il combattimento tra possenti maschi di montone che, ovviamente, porta alla morte di uno dei due animali. Non è servito il richiamo degli Imam del Paese per scongiurare questa attività, e per 3/4 giorni prima del sacrificio in ogni luogo si improvvisano i combattimenti. Spero tanto che questa moda non dilaghi anche qui in Marocco! Queste considerazioni comunque mi conducono al discorso precedente; è un problema di cultura e non di religione, di civiltà e di rispetto verso tutti gli esseri viventi. Mi rammento, per chiudere e spezzare una lancia, di certe pratiche che ancora oggi in un paese civile come l’Italia, perdurano nelle campagne. Molte volte mi sono fermato alla vista, in qualche bella aia del cuneese, di conigli appesi a dissanguare o a vedere l’amico contadino che, con un colpo preciso, sgozzava il povero pennuto; non dico che tutto il mondo è Paese ma cerchiamo di essere realisti e comprendere che costumi di una qualsiasi società sono difficili da sdradicare, quindi pazienza e coraggio, affidando alle nuove generazioni un po’ più di buonsenso.
Vedi anche https://myamazighen.wordpress.com/2009/11/18/aid-el-kebir-2009/
sono uno di quella che hai chiamato la nuova generazione e la mia risposta e se nn ti piace il nostro paese vai via nn abbiamo bisogno di uno come te e poi quella e la nostra religione se nn la capisci vai a studiarla prima di parlare per sapere di cosa stai parlando e una festa per tutti i musulmani che sono un milliardo e mezzo hai sentito bene un milliardo e mezzo vuoi farmi credere che un milliardo e mezzo zbagliano e tu dei il genio che ci fara sapere quello che dobbiamo fare ,a va a gagare torna alle tuo paese che ormai anche qui c e la festa aid lakbir e anche in tutto il mondo ignorante
Un post del genere non avrei dovuto pubblicarlo..lo faccio per dovere di cronaca..riscriverei tutto quello che ho scritto anche perchè non ho criticato niente e nessuno..; ho preso atto di una situazione e ho cercato di trasmetterla. Credo che tra noi due quello che dovrebbe studiare un po’ sulla religione sia proprio lei…grazie per gli insulti e a buon rendere..Il fanatismo è anche questo…e l’ignoranza regna padrona incontrastata…
salem noi siamo una fam musulmana ma i 200 euro della pecora li doniamo ad una fam bisognosa e spero che di famiglie come noi ce ne siano sempre di più.
Hai visto la mattanza dei tonni delle foche dei delfinidei gatti e dei cani in cina……..
un abbraccio kri
Alikum Salam Kri,
la vostra idea dello zakat è bellissima..bravi davvero…credo che questo sia lo spirito giusto dell’Aid….certo che vedo le mattanze, anche di persone, nel mondo, e spero sempre in un futuro più giusto e rispettoso degli altri, di tutti gli esseri viventi…ma come vedi dal post sopra la strada è ancora lunga..Barakalofi e felice Aid alla tua famiglia…
al sig………
si può rispondere anche più educatamente o addirittura non rispondere proprio se questo post la infastidisce
così tanto
salem contraccambio gli auguri kri
Kri nessun problema…per fortuna poi ci sono famiglie e persone come voi che mi fanno capire che ci sono tanti musulmani intelligenti e disposti al confronto…
Ogni latitudine ha il suo “leghista”.
Saluti a tutti.
Tutto mi sarei aspettato ma sentirmi dire tornate- a- casa- tua-e-va-a-cagare! mi ha fatto molto ridere…io che combatto quotidiamente contro una certa politica italiana che vuole gli immigrati cittadini di serie B ecc…mi sento dire da un marrocchino, in Italia, di tornarmene al mio Paese…….sogno o son desto.. Anafi come sempre sei preciso e fulminante.. 🙂
è sempre un piacere leggere i tuoi commenti sui piu importanti eventi del mondo islamico, ma questa volta devo elogiare anche la tua risposta ,elegante, educata, di una persona intelligente come tu sei, ad ahimè una povera creatura che non rappresenta sicuramente la nuova generazione……
Ciao Massimo,
come stai?? grazie per i complimenti…cerco di tracciare dei percorsi di pensiero ma poi mi scontro con delle realtà che faccio fatica a comprendere..rispetto tutti nel limite umano di questa possibilità..l’esperienza mi insegna oramai che purtroppo l’ignoranza (il non sapere) crea ancora danni (grazie al cielo reversibili) anche sulle nuove generazioni…..felice giornata..
Per quello della “nuova generazione, un miliardo e mezzo di persone non sbaglieranno, forse, , ma tu sbagli di sicuro: impara l’italiano se vuoi commentare in questa lingua e cerca di essere meno sgradevole .
Martina ciao…non arrabbiarti dai…io sai cosa faccio davanti a questi insulti?…penso ai bellissimi progetti di solidarietà di Bambini nel Deserto che porto avanti qui in Marocco, ai miei 80 bambini handicappati di Guelmin che quando mi vedono gli sorridono gli occhi, mi riempiono di baci e abbracci e mi fanno sentire amato anche dai marocchini… un saluto…
Caro Paolo,
mi dimostri quanto sei coraggioso e mi insegni quanto sia difficile insegnare e far comprendere la tolleranza e l’amore in qualsiasi parte del mondo, ma difficile sarà fermarci.
ti abbraccio e abbraccio a nche chi non ci tollera
ale
Alessandra ciao..non sono coraggioso..ho mille paure che affronto quotidianamente e cerco di combattere…il coraggio è strettamente correlato alla mia forza interiore che mi da la capacità di essere sempre me stesso, nel bene e nel male…ma hai ragione..difficile sarà fermarci….un abbraccioa te…
bizzarre le persone…sapevo che avresti sollevato un vespaio,ma hai tutta la solidarietà di chi non indossa “divise” e combatte per mantenere nel proprio cuore quell’utopia di un mondo senza violenze di nessuna natura…mi raccomando,continua a tenerci informati sul Marocco con la tua grande capacità di raccontare fatti lasciando a noi ogni giudizio…
p.s. stasera spero vi raggiunga il mio abbraccio affettuoso
Ciao Tina, non credevo di sollevare un vespaio perchè francamente ho aperto semplicemente un confronto e volevo capire con voi, cristiani, musulmani, atei e quant’altro, semplicemente i fatti. Esistono ul web sti e blog assolutamente contro la pratica dello sgozzamento durante l’Aïd El Kebir, realmente molto offensivi e di parte. Io volevo limitarmi a descrivere dei fatti, condividere delle opinioni, capire i significati. Tutto qui…adesso spiegami il tuo p.s perchè non l’ho capito.. 🙂 un abbraccio a te..
ciao Paolo…oggi (giovedi) non sei andato da Antonio e Anna del CafeArabe? il p.s. si riferiva a questo…
No…chi sono??? Io del Cafè Arabe ho conosciuto una ragazza del nord-est Italia che aiuta anche da Pizza Pazza a Gueliz!!?? ma sono andato a mangiare li’ mercoledi sera..
Ciao Paolo!
Stavo cercando articoli su ebrei marocchini e mi sono imbattuta nel tuo sito. Ti faccio i complimenti per questo blog, ogni articolo è piu interessante dell’altro. Vedi, nonostante io sia marocchina e ho vissuto per 10 anni in Marocco visitando diverse città tra cui Marrakech, non ho saputo apprezzare la bellezza del mio Paese. Ora che vivo in Italia, ormai da 8 anni, ho nostalgia del mio passato, della vita marocchina, della sua cultura, della sua religione e di tante altre cose. Forse puoi capirmi,
l’Italia è un bel Paese, ma ormai ha perso tanti valori. La vita di molti italiani è fatta di lavoro e divertimento il sabato sera, cosi si trascura la religione e la famiglia. Mentre da noi questi due fattori sono ancora molto vivi. Detto questo, da cittadina marocchina, porgo le mie scuse per l’insulto che hai ricevuto da qualche ignorante nel primo commento, tenendo conto che fai piu te per il nostro paese rispetto a certi di noi. Tuttavia ho delle obiezioni riguardo l’articolo sopra… Continua cosi… Beslama!
Ciao e benvenuta nel Blog…grazie per i complimenti ma mi preme conoscere le tue idee e obiezioni riguardo al post in questione, relativo all’Aïd el kebir…se hai tempo e voglia scrivi…..sono molto informato sulla questione vivendola annualmente e toccando con mano quello che succede..sulla tua affermazione riguardo ai valori, al sabato sera degli italiani ecc.. credo che tu abbia perso un po’ di vista il tuo splendido Paese vivendo in Italia (io ho lo stesso problema viceversa) ti invito a passare un sabato sera a Casablanca o a Marrakech per capire quanto tutto si molto simile e si stia uniformando….se lo trovi guardati il film Marock di Laïla Marrakchi..(troverai anche un post alla Cat.Cinema) Beslama..Barakalofi!
Ciao Paolo e grazie per il benvenuto!
Non concordo quando dici che è un problema di cultura e non di religione, di civiltà e di rispetto verso tutti gli esseri viventi. Non penso che siamo un popolo che non tollera gli animali, poichè la stessa religione in cui crediamo ci impone di tollerarli ed è la stessa religione che ci dice (di seguito riporto alcuni versi del corano):”E le vittime sacrificali imponenti ve le indicammo come elementi rituali. In ciò vi è un bene per voi. Menzionate su di loro il Nome di Allah quando le apprestate al sacrificio, poi, quando giacciono senza vita sul fianco, mangiatene e nutrite chi è discreto nel bisogno e chi chiede l’elemosina. Così ve le assoggettammo, affinché siate riconoscenti”. Come hai detto in questi versi non c’è nulla che vieti di stordire l’animale prima di sgozzarlo, tanto meno il contrario. Aggiungo a questo che non esiste colui che tollera piu di Dio e che è un rito che portiamo avanti dai tempi di Maometto (SAW), e che c’è una tecnica precisa per sgozzarlo. Chi può dire che non sia questa tecnica a non fare soffrire l’animale?! Magari ai nostro occhi può sembrare mancanza di pietà, mentre in realta non è così. Tutto questo ti sembrerà un discorso assurdo, ma è per dirti che mi riesce difficile credere che questo sia un atto di intolleranza soprattutto perché deriva da dio e, se fosse stato necessario stordire l’animale, credo che dio ce lo avrebbe indicato. Detto questo hai parlato anche di questioni di igiene: ti stupirai e magari non ci crederai, ma ultimamente è stato scoperto che soltanto il menzionare il nome di dio (come tra l’altro è stato chiesto nei versi del corano) è in grado di impedire la crescita di batteri e virus nella carne. Ti invito a dare un’occhiata a questo sito, è scritto in arabo, ma penso che non avrai problemi a farti tradurre l’articolo dove ne parlano: http://www.afkaaar.com/html/article-print-64.html.
Per quanto riguarda invece il discorso di quanto siano ancora vivi certi valori in Marocco rispetto all’italia, continuo ad affermare ciò che avevo detto precedentemente. Non ho dubbi su quanto succede nel sabato sera a marrakech e Casablanca, ma ciò che vedi non rispecchia lo stile di vita di tutta la società marocchina, che secondo me si differenzia da famiglia a famiglia. Nel Marocco ci sono famiglie che sono ancora molto legati alla tradizione, alcune una via di mezzo e altre con stile di vita simile a quello occidentale. Dunque mi riesce difficile pensare che il 90% dei ragazzi e ragazze marocchini passano le loro serate al pub o in discoteca, comunque fuori di casa fino a sera tardi come succede in Italia. Un’altra cosa ormai diffusa in Italia è il poco rispetto per la religione. A molti giovani riesce difficile affermare una frase senza bestemiare, per non parlare di consumo dell’alcol e rapporti sessuali che cominciano all’età media di 14 anni. Questo indica quanto certi valori in Italia sono stati persi nel tempo, comunque il punto è che non penso che il Marocco sia arrivato a questo punto.
Kawtar buongiorno..ho letto con piacere il tuo post e ovviamente dissento totalmente su quanto hai scritto. Scrivi che:”non c’è nulla che vieti di stordire l’animale prima di sgozzarlo, tanto meno il contrario”. Allora perchè nessuno lo fa?
Scrivi:” mi riesce difficile credere che questo sia un atto di intolleranza soprattutto perché deriva da dio e, se fosse stato necessario stordire l’animale, credo che dio ce lo avrebbe indicato”. Rispondo che non credo dio abbia tempo per queste cose, credo che molte azioni Dio le ha lasciate al ragionamento e alla sensibilità del singolo individuo.
Su questa tua affermazione invece non rispondo, sono spiazzato (!): ” è stato scoperto che soltanto il menzionare il nome di dio (come tra l’altro è stato chiesto nei versi del corano) è in grado di impedire la crescita di batteri e virus nella carne”.
Prosegui dicendo che :”Un’altra cosa ormai diffusa in Italia è il poco rispetto per la religione. A molti giovani riesce difficile affermare una frase senza bestemiare, per non parlare di consumo dell’alcol e rapporti sessuali che cominciano all’età media di 14 anni”. Ti rispondo affermando che l’Italia non è uno Paese che fonda le sue leggi e la sua vita sulla religione, è uno Stato laico (o perlomeno dovrebbe fatto salvo le tante interferenze della Santa Sede) quindi ogni individuo è LIBERO di scegliere, anche di essere ateo quindi di NON credere. Sulla sessualità stendo un velo pietoso, nei prossimi giorni postero’ una ricerca nazionale uscita ieri in Marocco dove è attestato l’incremento dei matrimoni con minorenni. Sull’alcool invece ti posso dire che durante il Ramadan, quando vado al supermercato, devo dribblare decine di persone davanti al reparto degli alcoolici (proibito in quel periodo l’acquisto se si è marocchino) che insistentemente mi chiedono di comprare in vece loro le agognate bottiglie (io non bevo alcoolici quindi cmq non le compero).
Beslama Kawtar, Barakalofi!
Salam Paolo!
Mmmmh ancora non mi convinci. Prova a dare un’occhiata a questo link http://it.wikipedia.org/wiki/Macellazione#Macellazione_rituale-religiosa. Vedi che c’è un elenco di cose che indicano precisamente come sgozzare l’animale. E’ per questo che ho detto che se fosse stato necessario stordire l’animale, sarebbe stato indicato.
Per quanto riguarda le differenze fra Marocco e Italia, non trovo che lo stile di vita della società italiana sia una conseguenza del fatto che l’Italia è un paese laico. Piuttosto è la conseguenza dell’evoluzione del pensiero degli italiani verso il senso della vita. Ciò che mi infastidisce non è il consumo dell’alcool, ma lo scopo per il quale lo si consuma: ormai bere alcoolici e ubriacarsi rientra nella categoria di “cosa fare per divertirsi”, come avere rapporti ad un’età in cui si è ancora ragazzini. La questione non è bestemiare, ma affermare di essere cristiani e non avere rispetto in ciò in cui si crede. Il punto è che l’Italia un tempo non era così. Lo stile di vita degli italiani è cambiato e continua a cambiare… Anche il Marocco sta cambiando, nonostante il fatto che non è un paese laico… Religiosi o meno la società cambia nel tempo e va sempre staccandosi dalle tradizioni e dalle religioni nelle quali trova un ostacolo per la propria libertà. Dunque a mio parere la differenza sta nel fatto che mentre l’Italia di oggi è stralibera, il Marocco sta faccendo ancora dei passi per raggiungerla… Quanto ho detto me lo confermi tu quando dici che gli alcolici sono vietati nel mese di ramadan per i marocchini… una volta erano vietati per tutto l’anno, non solo nel mese di ramadan. Pe quanto riguarda l’incremento dei matrimoni con minorenni, nemmeno io sono d’accordo e tra l’altro mi sembra un’altro discorso sul quale c’è tanto da dire…
Beslama Paolo!
PS. Ti faccio una piccola correzione: si dice Barakellahofik e non Barakalofi, in teoria in arabo “italianizzato” è baraka allaho fiki che vuol dire all’incirca “che dio ti benedica”, dunque in arabo “marocchino” diventa Barakellahofik 😉
Ciao, ho dato un occhiata al sito…rabbrividisco a leggere le Condizioni di Uccisione punto 4….pero’ rispetto tutti i punti di vista..mi sembra che questo si legga tra le righe dei miei posts… Riassumendo il discorso sulla società e religione credo fermamente che ognuno è libero di fare e pensare quello che preferisce…Sempre, ben inteso, che queste libertà non vadano ad inficiare la vita e la libertà delle altre persone… detesto tutti i fondamentalismi/fanatismi siano essi religiosi o di qualsiasi altra forma e sostanza. Personalmente ammiro molto chi crede in un qualsivoglia Dio pero’ constato quotidiamente quanto le religioni siano l’origine di guerre e massacri e quante siano le ipocrisie, piccole e grandi, insite nei fedeli più radicali. Beslama!
P.S Ti faccio una piccola correzione: bestemiare (blasfemia) è una locuzione con contenuti dissacranti e svalutanti verso una divinità, si scrive con due emme. Bestemmiare. 😉
Mi ha fatto ridere il tuo post, soprattutto l’ultima parte… Beh, c’è sempre qualcosa da imparare… Il mio obiettivo non era convincerti del mio parere su quanto scritto nell’articolo sopra, ma solo dimostrarti che esistono altri punti di vista giustificabili come il tuo… Come tu rispetti il mio punto di vista anche io rispetto il tuo…
Ti ringrazio per la correzione! Ma3assalama!
nn mi sembra che sei informato per niente,perche sgozzare un animale nel modo giusto lo fa sofrire di meno,e la sua carne e molto piu sana che la carne di un animale al quale si spara e poi gli si taglia la testa con tutto il sangue che gli rimane dentro……..qmc informati meglio(mi scuso per la lingua)
Hakim, certamente…hai ragione e io sono Nonna Abelarda…. non so’ perchè ti rispondo ancora…sono paziente..
Hai scritto la più grossa BAGGIANATA che ho mai udito in vita mia.. informati tu eh!..che ne dici professore? Hai mai sentito parlare che le sofferenze comportano uno stress enorme per l’animale mentre agonizza e che ovviamente tutti i nervi sono contratti in uno spasmo diffuso che comporta OVVIAMENTE una qualità della carne più scadente, più dura? Usi Internet quindi non perdere tempo a scrivere sciocchezze sul Blog ma informati tu, ma non sui siti islamici, ma quelli scientifici relativi alle tecniche di macellazione… Mai sentito parlare di questo eh? Ma cosa sto a perdere tempo…non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire… sei a senso unico…purtroppo per te..
ciao kawtar,ma hai capito che questo personaggio e falso al 100/100 fa finta di parlare di cultura,invece la usa come strada per il suo commercio………………………………..commenta tante cose senza saper il loro valore culturale……………………….
Hakim, tutti gli anni la stessa storia…gli ignoranti come te escono sempre allo scoperto (nel senso che ignori beninteso). Pero’ quest’anno, 2010, mi sono veramente stufato di prendermi gli insulti e rispondo, come puoi ben notare. I miei commerci, come tu li chiami, danno da mangiare a 10 famiglie che quest’anno , come gli anni passati, potranno comprare il montone e vivere dignitosamente per il resto dell’anno. I pochi guadagni mi servono per aiutare 80 bambini handiccapati di Guellim che vivono di niente e in condizioni disagiate. strong>Falso sicuramente sei tu, oltre che ignorante (che ignori beninteso!), che cerchi un pretesto per sfogare la tua agressività e la tua maleducazione, evidente a tutti. Oltre che ignorante ( che ignori beninteso!) credo tu abbia anche problemi a leggere il post perchè non ho giudicato solo il sacrificio ma l’ho comparato (sai cosa vuol dire comparato, vero?) a diverse altre situazioni come la corrida, l’allevamento intensivo delle oche, dei vitelli, ecc.. Quindi non hai capito niente o fai finta di non capire per insultarmi. Non parlare di valore culturale; questa non è cultura, ma è una tradizione religiosa, che tra l’altro ho sempre rispettato, essendo qui ospite, da ateo agnostico (sai cosa vuo dire vero ateo agnostico?). Una volta che avrai afferrato il concetto magari scrivi o parlane, al momento non ne sei all’altezza. Detto questo concludo con il dirti che non sei obbligato a entrare in questo blog, anzi, per scrivere dei commenti simili potresti divertirti a fare altro (sarebbe un piacere anche per me)…, che di gente come te ne ho veramente abbastanza e mi annoiate a morte.. Felice Aïd el Kebir comunque.
Pienamente d’accordo…i punti di vista sono molteplici e tutti degni di rispetto…su questo non abbiamo dubbio alcuno…l’ultima parte..bhé…sono un giocherellone…Felice sera Kawtar…..
Hakim, io sono d’accordo su quello che dici, ma dovresti scegliere il modo giusto per dire certe cose. Ognuno è libero di pensare come vuole, inoltre non puoi cercare di convincere la gente a ragionare al tuo stesso modo. Come non devi mancare di rispetto quando esprimi il tuo parere.
Paolo, non voglio scocciarti sostenendo le stesse cose, ma ci tengo ad affermare un’ultima cosa. Il corano prima di essere un libro di fede è un libro di scienza. Esso riporta tantissimi argomenti scientifici, conosciuti e dimostrati solo secoli dopo, come lo sviluppo embrionale, il ciclo dell’acqua, il big bang, l’esistenza di particelle subatomiche e tanti altri tutti concordi con la scienza moderna. Dunque per noi la religione e la scienza non sono due cose distaccate come infatti non dovrebbero essere, perchè se Dio ha creato l’universo è inevitabile che ne conosca ogni particolare. Un vero musulmano crede in Allah non solo attraverso la fede, ma anche attraverso la ragione. Ora non voglio dilungarmi troppo, ma ti dico questo per dirti che Allah ci ha dimostrato la sua esistenza attraverso il contenuto del Corano, quindi per noi Dio esiste ed è un dato di fatto che ne sa più di noi. Dunque non ci resta che seguire la sua parola. Il punto è come dicevo Paolo, è ben indicata la tecnica per sgozzare l’animale che appunto non gli permette di soffrire. Lo sgozzamento ad esempio del montone, è realizzato tagliando la faringe che costituisce la via respiratoria, l’esofago che costituisce la via per la quale passano i prodotti alimentari e le arterie carotide, procedendo in questa maniera la morte dell’animale è rapida, esso cade istantaneamente nell’incoscienza e NON soffre poichè il suo cervello non è più irrigato dal sangue che porta ossigeno. Dunque non vi è nessuna sofferenze e nessuno stress per l’animale e la sua carne che è a questo punto totalmente sana.
La religione è una cosa molto complessa perchè il suo dominio è esteso e pervade tutte le discipline. Dunque è sempre difficile parlarne. Tuttavia Paolo se ne vuoi parlare io sono sempre disposta, magari considerare e analizzare gli aspetti che per te sono sicuramente irrazionali.
Per il resto penso che in fondo siamo tutti ignoranti, solo che ognuno di noi ignora a modo suo.
Auguro a entrambi una buona giornata.
salve non sn d’accordo su quello che c’e scritto sn una musulmana non dovete far sembrare la cosa tragica e una cosa normale dio ci ha dato gli animali per mangiarli e quando viene la nostra festa noi semplicemente lo uccidiamo e lo mangiamo.questa festa non centra nnt con la cultura e una festa religiosa ogni religione e libera di praticare le proprie culture e nessuno si deve permettere di giudicare le culture altrui quando voi andate da un macellaio comprate carne quella carne e stata uccisa voi qualunque cosa fate vabene e se lo fa una religione date dei titoli esagerati carneficina ma che stupidate dite se non sapete le cose come stanno non dite cavolate che fate credere cose che non esistono. grazie ciao
Claudia basta, facciamola finita……l’Aïd è terminato….tutti contenti e felici….rileggi il tuo commento e vedrai che le cavolate le hai scritte tu… io mi limito a prendere atto di un evidenza… ciao ciao..
Salve Paolo, mi sono imbattuto in questo post e l’ho trovato molto interessante e molto pacato nei confronti di questa tradizione marocchina, ma io lo sarò meno di Lei. Il pagliaccio (scusi se non ho usato un termine più offensivo) che ha scritto all’inizio è una delle tante teste calde che ci sono in quei paesi sempre in guerra. Preciso che non sono razzista, ci sono molte teste di cazzo anche qui da noi…
Personalmente ritengo che coinvolgere dei bambini ad un gesto così crudele sebbene si tratti di un animale sia quantomeno scioccante e pessimo dal punto di vista educativo! C’è poco da stupirsi se tra quella gente poi crescono i terroristi… La religione per regola non dovrebbe incitare a NESSUN tipo di violenza su QUALSIASI essere vivente punto.
Sono pienamente d’accordo con te Diego….ma hai visto che bagarre…!!!