Un ONG marocchina ha denunciato le condizioni di vita “inimmaginabili” dei detenuti della prigione di Inzeggane ed ha richiesto di sottrarre immediatamente i bambini dal carcere malsano. Il comunicato stampa di Attac-Maroc denuncia le condizioni di vita della popolazione carceraria che, secondo l’ONG, dispone di uno spazio vitale inferiore a un metro quadrato per persona obbligando i detenuti a rimanere coricati al suolo. Attac-Maroc ribadisce nel comunicato di “sottrarre immediatamente i bambini dalle celle malsane che possono pregiudicare la loro salute mentale e fisica“, dichiarando che nella prigione vengono rinchiusi sia detenuti politici che comuni, e cosa grave, adulti con minorenni. Per i 1400 detenuti non sono previste nessun tipo di cure mediche o visite. Nella zona adibita ai minori sono presenti circa 400 detenuti che vivono in sei celle di 35 mq cadauna, afferma in una lettera un gruppo di detenuti citati dall’Associazione. Attac-Maroc indica che sei dei suoi militanti sono imprigionati nella prigione di Inzeggane e fanno parte di una decina di disoccupati condannati al carcere dopo gli scontri avvenuti con la polizia al porto di Sidi Ifni il 7 giugno scorso (Sabato Nero). Il sovrapopolamento delle prigioni marocchine è regolarmente denunciato dalle ONG dei Diritti dell’Uomo e nel 2007 la popolazione carceraria totale era stimata in circa 60.000 detenuti dal Ministero della Giustizia marocchino. Il Governo, proprio in questi giorni, ha annunciato la costruzione di sei nuove carceri e il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti. Stiamo a vedere!