Il Moussem di Tan Tan è un vero assembramento di tribù nomadi del deserto sahariano ed è stato dichiarato Patrimonio Orale e Immateriale dall’UNESCO. Una trentina di tribù Tuareg si ritrovano spontaneamente ogni anno per dare vita a questa grande festa che vuole anche ricordare lo sceicco Mohammed Laghdaf (combattente contro l’occupazione spagnola, morto nel 1960) che a Tan Tan è sepolto. Dopo una lunga assenza questo Moussem venne ripristinato nel 2004 (dal 1979 era stato interrotto) dando nuova vita a una manifestazione unica nel suo genere e veramente poco turistica. Tan Tan, diventa un luogo di incontro della cultura nomade, con tribù provenienti anche dal Niger e dalla Mauritania. Nel corso dei tre giorni si svolgono parate di cavalieri nomadi, feste notturne, corse di cammelli, fantasie, esposizioni di arte e di scene di vita nel deserto. Come ogni anno vengono montate più di 600 tende per poter ospitare la moltitudine di nomadi e anche qualche turista avventuroso.
Il Moussem di Tan Tan svolge un ruolo sociale molto importante per le popolazioni nomadi del deserto che, in questi giorni di incontri, possono acquistare, vendere, celebrare matrimoni tra le diverse tribù, battesimi e circoncisioni, o ancora consultare i loro “medici” erboristi. Migliaia di nomadi che giungono a Tan Tan per condividere le loro emozioni e le loro diversità e ricchezze culturali, dando vita a un Moussem vivo, testimone unico nel preservare e valorizzare questo Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Sono giornate scandite dalla musica incessante, dai giochi dei bambini e degli adulti che si sfidano nella corsa, nell’abilità e nella danza. L’atmosfera è impagabile, elettrizzante, a volte mistica. Sedersi a riposare in una delle tende gustando un tè alla menta, parlare con lo sguardo di un uomo blu, ascoltare gli youyou delle donne intente ad organizzare un matrimonio e vivere un quotidiano così diverso dal nostro, è una esperienza che tocca nel profondo; che lascia segni indelebili nel cuore e nella mente di ognuno di noi.
Tan Tan dista circa 4 ore da Agadir ed è possibile muoversi anche con gli autobus; la Supratours ha una corsa quotidiana al costo di 10 euro circa a tratta. I 125 km di statale in mezzo al deserto sono molto suggestivi, non si tratta di un deserto di sabbia ma dell’Hammada, un deserto aspro e duro con rocce e pietre. Tan Tan sorge in una zona che faceva parte del Marocco occupato dagli spagnoli sino al 1975. Questa zona è ancora oggi chiamata Tarfaya, zona che venne restituita al Marocco nel 1958, due anni dopo l’Indipendenza del Paese. Tan Tan dispone di diversi alberghi, il migliore sicuramente è l’Hotel Sables d’Or (20/25 euro la camera doppia con bagno). Io personalmente quando mi trovo da quelle parti preferisco spostarmi di qualche km a Tan Tan Plage, chiamata anche El Ouatia. Dista 25 km dal centro città ed è un luogo molto tranquillo con una bella spiaggia per rilassarsi. Vi consiglio un piccolo Riad, sul mare, Villa Ocean, gestito da un francese appassionato di archeologia, molto simpatico e premuroso che, oltre alla colazione, può fornire un ottimo servizio ristorante.
Credit Images: VelentinPuech/Winderwest su Flickr.com
le moussem de cheikh mohamed laghdaf,le premier etait a 1963.sur le nom de saint cheikh mohamed laghdaf,un parmis les grand persson lour au sahara qui laisse un grand histoire,etait un grand comcatant contre l ocupation espagnol et francaise,et etait le symbole dans tout les chauses qui veulaient les sahrawi et symbole aussi religieux.le moussem etait ou nom de cheikh mohamed laghdaf et reste sur son nom.car les trubunes qui vienent savent se grand homme et sur tout les encienes et les jeunes qui questionent a leur histoire.meme changer le nom la place le temps mais toujours les chauses qui dans l histoire restenta sa place.ou moin laissez le nom car les moussem sont a les nom des saint pas des villes…..
El Abadila bonjour e bienvenue…..je comprend bien quest que vous voulez dire ma le problem ce que le moussem desormais cet un istitution del l’UNESCO e le nom Tan Tan fait parte de cet Moussem…je connaie bien que prescue tout le moussem port le nom de un saint mais en cette case il ya un organisazion mondial qu’il a prevue le nom e tout le rest….a bientot..
paolo mais on peut jamais eleminer la lumire de soleil avec des chauses pas claire…l unesco dannait le drois de cet moussem au base de l histoire….et vous pouvez voire le site de l unesco et vous allez voire la justification pour laisser cet moussem rester tjr au base de qui est le comenssement de moussem cheikh mohamed laghdef….mais je vous dire que rien ne peut changer l histoire malgre tous….
Tu a raison El Abadila, personnes il peu changer l’Histoire..seulement la faire…..A bientot e merci pour ton visite…