Yallah Emmanuelle !!

Yallah (avanti!) gridava sempre suor Emmanuelle. Lunedi’ scorso la sua voce si é spenta, insieme a lei. La religiosa, piccola figura persa in una eterna blusa grigio/azzurra, ha abbandonato il mondo all’età di 99 anni, battendosi, per tutta la sua lunga vita, a favore dei reietti, dei paria, dei miserabili del Maghreb. Nel 1932 abbandono’ l’Europa per insegnare filosofia e lettere nei Paesi in via di sviluppo del Mediterraneo. Visse in Turchia, Egitto, Tunisia, Libia e poi ancora in Libano, nel Sudan e nelle Filippine. Per 30 anni ha condiviso la sua vita nelle bidonville del Cairo, quotidianamente, cercando di aiutare il prossimo, senza proselitismo, senza ipocrisie, a contatto quotidiano con prostitute, straccivendoli, rinnegati e fuorilegge . Ha consacrato tutte le sue energie per costruire scuole, giardini di infanzia, dispensari e apri’ un profondo dialogo con i musulmani e gli ebrei d’Oriente. “I miei 30 anni nella bidonville di Ezbzt el – Nakhl sono stai l’opera compiuta della mia vita“, dichiarava con profonda nostalgia. Emmanuelle non aveva età. Tutti ricordano il suo viso scavato dal tempo e dalla sofferenza degli altri, delle sue meches bianche che le cadevano sulla fronte e della sua voce profonda ed energica. Un parlare franco, senza ipocrisie. Quando i giornalisti la interrogarono sull’Islam e l’islamismo lei rispose: ” Nel loro intimo i musulmani non sono violenti, ne fanatici. Ne ho conosciuto a migliaia. Soltanto i giovani uomini, i ragazzi, sono inclini a liberare i loro istinti primari“. Non fu favorevole all’abolizione del velo nello scuole dichiarando :” Non credete sia essenziale rispettare quello che pensano gli altri?, se oggi fossi una alunna cristiana porterei il velo unicamente per istinto“. Parole che descrivono una libertà di idee profonde e mai sopite. “Fintanto che potro’ camminare ed essere utile, camminero’, e il giorno che crollero’ sarà bene che qualcuno prenda il mio posto per continuare il movimento intrapreso“. Speriamo, tutti insieme, senza distinguo religioso, che i suoi discepoli siano all’altezza del lungimirante e solidale lavoro della suora, che, in sordina, senza clamori, ha donato amore a persone che con lei, si sono ritrovate. Il suo motto quotidiano é stao: “Yallah Emmanuelle, vai avanti, alzati, vai verso gli altri, il riposo é per l’eternità“.

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